Giovani & Internet

10 marzo 2012

Sabato 10 marzo nella nostra scuola si è svolto un seminario dal titolo "Giovani & Internet" organizzato dalla nostra prof. d'italiano, Annamaria Bove, giornalista ed esperta di linguaggio dei media.

Hanno partecipato la dott.ssa Lina Pacelli, Sostituto Commissario della Polizia di Stato, Pasquale Milite, tecnico informatico e il dirigente scolastico, Giuseppe Pannullo che ha aperto i lavori soffermandosi sull'importanza di un corretto uso di internet e di come sia importante la presenza vigile dei genitori, oltre che il dialogo con i propri figli e un solido rapporto di fiducia.

La dott.ssa Pacelli ha raccontato di un'indagine condotta dalla polizia e relativa al reato di pedofilia che ha visto coinvolta una ragazzina di 12 anni che chattava su facebook con una persona, la quale si fingeva un ragazzo di 16 anni.  La ragazzina si era innamorata dalla foto vista su internet e il pedofilo era riuscito ad avere la sua fiducia, tanto che stava per completare il suo progetto, ma per fortuna il padre della vittima è riuscito a bloccare la figlia prima che prendesse un treno per Napoli. Cosa sarebbe successo se fosse andata a Napoli, non lo sappiamo, ma di certo ora siamo più tranquilli, perchè il pedofilo è stato arrestato e sotto inchiesta è finita anche la moglie, che a sua volta aveva anche lei storie strane create sui social network. Una famiglia all'apparenza normale, del beneventano, che invece si dedicava a pratiche considerate oggi, finalmente un reato.

In quanto a Pasquale Milite ha parlato dell’aspetto tecnico dell’argomento con tutti i rischi e i pericoli che si possono correre navigando in internet e aprendo finestre dannose.

La Prof.ssa Bove ha illustrato i nuovi media, il rapporto che i giovani hanno con le nuove tecnologie forse proprio perchè nascono con la tecnologia già a portata di mano.

Infatti, è stato interessante rendersi conto della differenza tra i nati del 1990 e del 2000 mettendo a confronto 2 linee del tempo che sono state realizzate da noi alunni della I B e dai compagni di classe del figlio della professoressa nati qualche anno fa. Dai grafici a confronto si è visto come in poco tempo il primo approccio ai media sia cambiato, anticipato, parliamo di un cellulare che viene usato non più a partire dai 12-13  anni, ma già a 5 anni. E questo è solo un esempio, se pensiamo ai videogiochi la differenza diventa notevole. Quindi, cambiano i tempi, si evolvono e noi ragazzi, quelli della "net generation" siamo sempre più "tecnologici".

 

Alessandro Milite